Cosa sono
I pagamenti digitali – o Digital Payments – sono i trasferimenti di denaro tra due o più soggetti finalizzati all’acquisto di beni o servizi e effettuati senza l’utilizzo di contanti, ma con strumenti elettronici tramite bonifico, addebito diretto su conto corrente o carta di pagamento.
I pagamenti digitali sono sempre più utilizzati anche dai consumatori italiani; l’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano ha rilevato come il cambio di passo nelle loro abitudini è ormai avvenuto. Presto arriverà il momento in cui i pagamenti elettronici saranno utilizzati più del contante. Gli italiani sembrano infatti avere sempre più contezza dei vantaggi di tale sistema in termini di comodità, rapidità e facilità di utilizzo, ma soprattutto in termini di sicurezza.
Agli strumenti elettronici tradizionali, si sono aggiunti di recente i wallet digitali, noti anche come portafogli elettronici, che consistono in strumenti che permettono di memorizzare i dati relativi ai propri tradizionali mezzi di pagamento elettronico e di effettuare pagamenti digitali in modo ancora più semplice e rapido. Essi sono generalmente contenuti in specifiche applicazioni scaricabili gratuitamente sul proprio cellulare o altro device. Nei wallet digitali generalmente è possibile salvare i dati delle proprie carte di credito e di debito e del conto corrente bancario e pagare in pochi istanti, senza avere la necessità di avere con sé fisicamente le carte con sé e senza dover inserire ogni volta le coordinate.
La direttiva europea
La direttiva PSD2, Payment Service Directive, fortemente voluta dall’Unione Europea ha posto le fondamenta giuridiche per un mercato unico dei pagamenti in tutta Europa e stabilire servizi di pagamento più sicuri e innovativi in tutta l’UE.
In un’ottica di armonizzazione, la direttiva europea PSD2 ha permesso la nascita di servizi innovativi per l’accesso ai conti e ha favorito la creazione di nuovi player, cosiddetti TPP (Third Party Payment Services Provider) che possono competere, o meglio cooperare, con quelli tradizionali (banche, poste, istituti di pagamento, istituti di moneta elettronica).
Attraverso la PSD2 l’obiettivo perseguito dal legislatore comunitario è di contribuire alla diffusione dei pagamenti elettronici, attraverso alcune leve fondamentali:
- un mercato dei pagamenti europeo più integrato ed efficiente;
- condizioni di parità per i fornitori di servizi di pagamento online su conto corrente;
- sicurezza delle transazioni e tutela dei consumatori.
I cambiamenti più interessanti introdotti dalla normativa europea sono sostanzialmente due:
- l’apertura a nuovi servizi e la relativa identificazione di nuovi attori definiti Payment Initiation Services Provider (PISP) che potranno dialogare e interagire direttamente con i conti correnti dei cittadini europei;
- la ridefinizione dei metodi di autenticazione legittimiper effettuare transazioni finanziarie (Autenticazione Forte del Cliente).
I principali cambiamenti introdotti dalla normativa europea sui servizi di pagamento sono dunque legati al fenomeno dell’Open Banking e delle Open API.
Il cosiddetto “Open Banking” è un nuovo paradigma per cui le informazioni e le transazioni finanziarie devono poter essere fruite dai clienti liberamente. I servizi pensati dal regolatore sono fondamentalmente tre:
- il servizio di Account Information, che permette al cliente di accedere al saldo dei propri conti correnti tramite applicazioni diverse da quelle bancarie;
- il servizio di Payment Initiation che consente al cliente di autorizzare un trasferimento di denaro senza l’uso di carte di credito tramite applicazioni e servizi che si appoggiano direttamente sul suo conto corrente;
- il servizio di Card Issuing che autorizza il cliente all’utilizzo di una carta di pagamento emessa da un attore diverso dalla propria banca e che, similmente al classico Bancomat, si appoggia direttamente sul suo conto corrente.
Le banche sono chiamate, attraverso l’utilizzo di API (Application Programming Interface), a condividere alcune informazioni sui conti correnti e a concedere la facoltà di disporre pagamenti da parte dei propri correntisti attraverso l’intervento di terze parti, naturalmente, autorizzate dal cliente stesso (in accordo con la normativa GDPR).
Con l’introduzione della PSD2 si è allargato dunque lo scenario e sono cresciute le opportunità di collaborazione tra le banche e i nuovi attori abilitati, come aziende Fintech e NewCo.
In un’epoca di trasformazione digitale, la finanza non rimane indietro.
La Commissione Europea e il Parlamento europeo sono al lavoro per una nuova direttiva sui servizi di pagamento, conosciuta come PSD3 per rafforzare i processi di autenticazione e adozione dei servizi digitali, specialmente nell’utilizzo di digital wallet i cui processi di registrazione e di identificazione non sempre garantiscono una sicurezza sufficiente, insieme alle norme sull’Open Finance e quelle relative all’euro digitale.
Il ruolo del Notariato
Anche il Notariato, con la sua rete di pubblici ufficiali presenti sul territorio al servizio dei cittadini e delle imprese, si è dato un ruolo attivo in questo campo e ha deciso di fornire alla categoria un servizio di pagamento elettronico, attraverso la collaborazione, in qualità di “PISP”, con una PayTech leader del settore.
La piattaforma del Notariato è finalizzata alle transazioni elettroniche basate su bonifici di qualsiasi importo e irrevocabili, disposti dai clienti su indicazione del Notaio, per il pagamento delle imposte, degli onorari ed eventualmente, del deposito prezzo, in modo semplice, veloce e sicuro.