MartedĂŹ, 5 Novembre 2024
Uno sguardo nel futuro

Riprendendo il titolo e il tema della nostra “Convention” sostitutiva, a causa dell’emergenza epidemiologica, del Congresso annuale, che si è tenuta lo scorso novembre, è possibile sostenere che il Notariato sia una categoria con lo sguardo nel futuro, pronta ad affrontare le sfide della tecnologia.

Una tecnologia in tumultuosa e velocissima evoluzione che elabora e costringe ad usare strumenti di ricerca e operativi sempre nuovi e trasversali.

Le sfide della tecnologia nella loro “proiezione umana” non possono e non devono essere di esclusiva competenza dei tecnici, ma devono essere affrontate da tutti: giuristi, filosofi, medici, storici, sociologi ed antropologi apportando ciascuno le proprie competenze e la propria sensibilitĂ . Soltanto cosĂŹ si eviterĂ  la pericolosa deriva di una tecnologia che sfugga completamente al controllo umano.

In questo senso lo sforzo del notariato deve essere proprio quello di saper intravedere con lungimiranza le nuove realtĂ  che si profilano nel mondo e adeguarvi contenuti e forme di esercizio della funzione pubblica, per far sĂŹ che la stessa conservi e, se possibile, rafforzi la sua incisiva presenza nella societĂ  del nostro tempo, come gatekeeper della legalitĂ .

Il Paese è oggi impegnato, attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (declinazione italiana dell’iniziativa Next Generation EU) in un processo volto ad una trasformazione per una maggiore sostenibilità ed inclusività, con un’economia più avanzata e dinamica.

DovrĂ  innanzitutto mutare la Pubblica Amministrazione dotandosi di infrastrutture moderne, interoperabili e sicure; dovranno essere accelerati i tempi della giustizia e dovrĂ  essere favorita la diffusione di piattaforme, servizi digitali e pagamenti elettronici.

Dovrà inoltre essere sostenuta la transizione digitale e l’innovazione del sistema produttivo attraverso stimoli agli investimenti in tecnologie all’avanguardia e 4.0, ricerca, sviluppo e innovazione, cybersecurity.

Si dovranno realizzare reti ultraveloci in fibra ottica, 5G e satellitari, per la realizzazione, l’ammodernamento e il completamento delle reti ad altissima capacità così garantendo la connettività di realtà pubbliche ritenute prioritarie e strategiche.

In questo programma c’è un ruolo per il Notariato soprattutto con riferimento ad alcune delle competenze notarili.

La denunzia di successione telematica, il certificato successorio europeo (temi trattati in questo numero), la piattaforma per la raccolta delle Disposizioni Anticipate di Trattamento-DAT,  senza dimenticare la Blockchain e gli smart contract (già affrontati nei numeri precedenti) e la prossima costituzione delle s.r.l. on line (in dirittura d’arrivo).

Questi sono i terreni sui quali si giocheranno le partite non di un lontano futuro, ma di un futuro quanto mai prossimo.

Alle spalle di questo straordinario scenario la grande sfida dell’Intelligenza Artificiale: la competizione tra uomo e macchina.

In realtà non è corretto impostare la questione come una sfida “uomo” contro “qualcos’altro”.

Abbiamo bisogno di ogni goccia della nostra ambizione per rimanere in vantaggio sulla nostra tecnologia.

Siamo bravissimi a insegnare alle nostre macchine come svolgere le nostre mansioni, e in questo senso non potremo che migliorare. L’unica soluzione è quindi continuare a creare nuove mansioni e nuove missioni. Abbiamo bisogno di sempre nuove frontiere e della volontà di esplorarle. Ciò in cui eccelle la nostra tecnologia consiste nell’eliminare le difficoltà e le incertezze delle nostre vite, e proprio per questo noi dobbiamo ricercare prove sempre più difficili e impegnative.

La tecnologia può farci più umani rendendoci liberi di essere più creativi, ma non dimentichiamo che nell’essere umano c’è qualcosa in più della creatività. Abbiamo altre qualità con cui le macchine non possono competere. Loro ricevono istruzioni, mentre noi abbiamo degli scopi. Solo se smettessimo di sognare in grande, solo se smettessimo di andare alla ricerca di uno scopo più alto, si annullerebbe la differenza tra noi e le macchine.