Martedì, 8 Ottobre 2024
L’avvenire della tecnologia

Il filosofo Maurizio Ferraris scriveva già nel 2010, in un articolo per la rivista “Notariato”: “Mentre tutto questo avviene, in un contesto in cui nessuno sa niente perché non si ha la minima esperienza storica di una trasformazione del genere, noi beatamente riempiamo con le nostre carte i bidoni della raccolta differenziata. E magari pensiamo che non ci sarà più bisogno di notai e di scartoffie … ”
Siamo di fronte ad una trasformazione sociale senza precedenti, in cui lo stato nazionale cede il passo ad entità sovranazionali, e tende a prevalere la concezione di un mondo dominato dai poteri forti e non più dallo Stato, in cui il documento notarile come garanzia dei diritti dei singoli sembra un lusso dal costo ingiustificato, e un ostacolo all’affermazione di interessi prevalenti.

In questo contesto si colloca la rivoluzione del documento informatico notarile, che nasce per trasportare nel mondo virtuale le stesse garanzie offerte nel mondo analogico, ma diventa anche, se non soprattutto, strumento di difesa di un sistema di valori. Come in tutte le rivoluzioni si è posta quindi l’esigenza non solo di seguire il cambiamento, ma possibilmente di precederlo e indirizzarlo; è ciò che il notariato ha fatto in questi anni acquisendo e mantenendo un vantaggio competitivo nel mondo dell’informatica applicata al diritto. 
 
Notartel, come società informatica del Consiglio Nazionale e della Cassa, si è fatta trovare pronta ad affrontare le nuove sfide. Per questo ha effettuato interventi infrastrutturali necessari a gestire e a migliorare sempre di più le applicazioni nel lavoro quotidiano, ma è entrata anche nei settori di punta dell’Agenda Digitale italiana, quali la fatturazione elettronica e lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), e si prepara con nuovi progetti agli scenari del futuro. 
Con la Certification Autority di servizio CAs, abbiamo agevolato gli adempimenti del Processo Civile Telematico, la criptazione dei dati per servizi di conservazione di documenti digitali dei clienti anche di tipo fiduciario, la trasmissione di segnalazioni antiriciclaggio, e in prospettiva stiamo rendendo possibili nuove applicazioni con la P.A. sempre nell’ambito dello SPID.
Abbiamo allargato il nostro sistema di conservazione a norma degli atti, anche all’ambito fiscale, per consentire applicazioni sempre più estese, con forme di interazione con la Pubblica Amministrazione, quali ad esempio la tenuta di pubblici registri.
Stiamo lavorando per ampliare il sistema di firma elettronica del notariato verso la cd. firma grafometrica da applicare agli atti notarili. In questo modo la firma sul tablet potrà sostituire o integrarsi alla firma digitale incentivando  gli atti notarili informatici, e rafforzando così l’imprescindibile alleanza tra funzione notarile e nuove tecnologie (a fronte della pretesa autosufficienza di queste ultime; si pensi al caso delle srls nel DDL concorrenza). 
 
Tutti questi progetti sono funzionali ad una evoluzione del notariato che porti all’assunzione di nuovi compiti, quali, tra gli altri, l’autenticazione a distanza di alcune categorie di atti notarili o la gestione di rinnovati registri pubblici. 
L’autenticazione a distanza può costituire un’innovazione e una semplificazione nelle attività giuridiche che richiedono l’intervento notarile, ma deve garantire le medesime caratteristiche di sicurezza dell’atto notarile, cartaceo o informatico, concluso tra persone presenti innanzi al notaio. A questo scopo è essenziale che il dominio della tecnologia si coniughi con l’intervento umano senza un’ingannevole pretesa di autosufficienza. 
La riforma del Registro delle Successioni di cui agli artt. 52 ss. disp. att. c.c. potrebbe passare attraverso la sua totale informatizzazione e telematizzazione, previa l’unificazione dei registri oggi esistenti presso le cancellerie dei tribunali su base nazionale; in questo contesto l’apporto del Consiglio Nazionale del Notariato, con il supporto tecnologico di Notartel, potrebbero portare a un contributo diretto alla tenuta stessa del registro, attraverso i nostri sistemi di conservazione a norma. Con la stessa logica, altri compiti potrebbero poi essere affidati al notariato in relazione alla tenuta di nuovi registri pubblici: registro delle amministrazioni di sostegno, registro delle convivenze, registro di fine vita. 
 
Tutto questo non può essere disgiunto da una riflessione sul rafforzamento della preparazione del giurista-notaio, in un epoca in cui l’attività negoziale e la sua documentazione sono intrinsecamente connessi alla tecnologia utilizzata. Occorre un adeguamento culturale che permetta di padroneggiare il sistema comprendendone l’essenza quale fenomeno giuridico, anche attraverso un addestramento tecnico di base e un’adeguata manualità personale. In questo settore occorre stare al passo, in quanto la distanza tra le applicazioni disponibili e utili e la preparazione informatica della categoria potrebbe facilmente allungarsi. E’ necessario che, fin dalla preparazione per il concorso, queste materie entrino nel quotidiano, perché è presumibile che nell’immediato futuro la carta possa essere sostituita dal digitale nativo. Il notariato italiano è in una posizione di avanguardia riconosciuta anche dall’estero; è necessario mantenere la prima fila, evitando che l’innovazione in questo campo diventi patrimonio altrui.
 
Questo è l’impegno di Notartel, come abbiamo di recente illustrato con il nostro “Manifesto”, cercando di far capire non solo cosa abbiamo fatto, ma perché lo facciamo e perché dobbiamo continuare a farlo, con il contributo del Settore Informatico del Consiglio Nazionale e insieme a voi.