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Il mondo notarile è stato costretto, in una fase di cambiamento anche del modello economico, ad adeguarsi alle nuove esigenze di rapidità ed efficienza stimolate prima dall'avvento di internet e poi dalla diffusione dell'atto digitale e delle firme elettroniche. I relatori italiani hanno evidenziato la valenza economica dell'atto notarile, hanno ragionato sul ruolo del notaio nella sharing economy e su come affrontare le nuove tecnologie, prima tra tutte la temuta "blockchain".

Con la convinzione che il progresso digitale non possa soppiantare la figura del notaio a condizione che questi sappia porsi come professionista competente, affidabile e tecnologicamente all'avanguardia, in grado di conciliare la sicurezza dei traffici giuridici con l'immediatezza e la rapidità che l'informatica offre e che il mondo richiede.

Inoltre nel corso del Congresso di Parigi sono stati siglati due accordi: uno con la Banca Mondiale e uno con la UN-Habitat/Global Land Tool Network (GLTN).