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Presidente Palazzo, la Fondazione Italiana del Notariato ha approfondito spesso i temi legati alla presenza del notaio nel mondo dell’informatica; da ultimo il legame tra aspetti successori e identità digitale. In un recente scritto, poi, Lei ha sottolineato il radicale cambiamento del metodo dell’interpretazione giuridica. Si moltiplicano le fonti del diritto di cui il notaio deve tenere conto, ma anche le opportunità per la categoria di un rinnovato coinvolgimento. In che modo una realtà come Notartel, che progetta e realizza soluzioni tecnologiche, può aiutare il notaio a partecipare sempre di più alla costruzione del diritto?

Le soluzioni tecnologiche offerte da Notartel per la consultazione, formazione e conservazione di documenti sono oggi essenziali. Quanto sia importante l'attività di documentazione è stato sottolineato dal filosofo Maurizio Ferraris, nel bel libro del 2009 "Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce". La carta tende oggi a essere sostituita dal digitale. È quindi evidente che la documentazione dei contratti può avvenire adeguatamente solo attraverso un appropriato utilizzo delle nuove tecnologie infotelematiche. Da qui il ruolo essenziale del supporto tecnologico di Notartel, non solo per il notariato di oggi, ma, soprattutto, per quello di domani.
 
Lo streaming video, le videoconferenze, le aule virtuali; sono dispositivi informatici che stanno rivoluzionando in modo speciale le modalità di aggiornamento professionale. Quali sono secondo Lei i “pro” e i “contro” di questi strumenti?

Gli strumenti telematici semplificano e accrescono le occasioni di circolazione del sapere giuridico. Cento anni fa il notaio era un pratico del diritto al quale non era richiesta una vasta cultura giuridica, che, viceversa, appare oggi indispensabile per svolgere la funzione che il "diritto vivente" ci assegna: un ruolo di protagonista nella evoluzione dell'ordinamento giuridico. La prassi notarile svolge, infatti, in sinergia con il diritto giudiziario, un ruolo fondamentale nella dinamica giuridica. La formazione permanente rappresenta dunque non una esigenza culturale ma una necessità professionale. Tuttavia non confonderei l'aggiornamento e l'informazione con la formazione, cioè con la comprensione del significato profondo di ciò che forma oggetto del nostro studio.
 
Formazione professionale dei notai; utilizzo delle nuove tecnologie; studio dei principali profili giuridici, economici e sociali che caratterizzano l’attività notarile; ricerca di soluzioni giuridiche al passo con l’innovazione tecnologica; i campi di azione della Fondazione e di Notartel possono insieme contribuire alla valorizzazione del ruolo del notariato nella società?

I cambiamenti spaziali del diritto globale e la rapidità dell'evoluzione tecnologica tendono a allargare il divario tra le applicazioni disponibili e la preparazione informatica della categoria. La Fondazione Italiana del Notariato ha spesso posto al centro dei propri eventi formativi il legame tra attività notarile e mondo dell'informatica. Il notariato italiano è sempre stato in una posizione di avanguardia nel campo informatico. Le soluzioni informatiche per la professione notarile, risultato della ricerca e dell’innovazione di Notartel vengono studiate anche dai notariati esteri, come le numerose visite testimoniano. E’ tra gli obiettivi della Fondazione mantenere questa posizione facendo procedere di pari passo cultura giuridica e competenze informatiche della categoria.