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L'assemblea ha approvato il bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2014 e contestualmente, in sede straordinaria, ha deliberato di aumentare il capitale sociale da euro 2.500.000,00 ad euro 5.000.000,00. 

Con questo aumento di capitale la società ha acquisito il requisito giuridico/finanziario previsto dal comma 3 lettera a) dell’articolo 10 del DPCM 24 ottobre 2014 per ottenere l’accreditamento tra i gestori nel sistema pubblico dell’identità digitale SPID. Tra gli altri requisiti previsti dal provvedimento che sussistono già: l’onorabilità dei rappresentanti legali (lett.b); le capacità organizzative (lett. c); l’utilizzo di personale con conoscenze specifiche (lett. d); la certificazione di qualità ISO 9001 (lett. h), già ottenuta per i servizi di PEC e Firma Digitale; il trattamento dei dati personali secondo le norme sulle regole della privacy (lett. g).

Una sentenza del TAR Lazio Prima Sezione ha stigmatizzato la necessità di subordinare lo svolgimento della attività di gestore in ambito SPID al raggiungimento di una soglia elevata di capitale sociale e ha annullato in particolare le prescrizioni contenute nell’articolo 10 del Decreto della Presidenza del Consiglio, relativamente ai requisiti necessari per esercitare le attività degli Identity Provider, per violazione dei principi di concorrenza e per eccesso di potere, parità di trattamento e non discriminazione rispetto alle piccole e medie imprese del mercato della PA “in contrasto con la finalità di massima apertura del mercato che costituisce essenza dell’ordinamento comunitario". Rimane ora da capire come deciderà di orientarsi il Governo: se proseguirà il giudizio nei gradi ulteriori, se deciderà di tenere in piedi l'impianto del decreto, semplicemente facendo a meno delle parti che il Tar ha giudicato illegittime, o se vorrà di nuovo mettere mano alla norma generale per riscriverla completamente.

L’aumento di capitale, oltre al raggiungimento dei requisiti patrimoniali che erano stati stabiliti  dal Governo e rispetto ai quali ci siamo quindi mossi tempestivamente, ha consentito il consolidamento della patrimonializzazione della società a tutto vantaggio della tutela dei terzi. L’operazione poi è avvenuta gratuitamente utilizzando le riserve disponibili mediante corrispondente e proporzionale aumento del valore nominale inespresso delle azioni spettanti al Consiglio Nazionale e alla Cassa, restando immutata la quota di partecipazione proporzionale di ciascun socio, e quindi, senza nessuna dissipazione per i notai.

Prossimo traguardo per noi sarà la certificazione di conformità del nostro sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni alla norma ISO/IEC 27001, rilasciata da un terzo indipendente a tal fine autorizzato secondo le norme vigenti in materia.