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La riforma operata dalla legge n.2 4 del 22 febbraio 2012 e dal conseguente D.M. n.32/2015 «Regolamento recante le regole tecniche e operative per lo svolgimento della vendita dei beni mobili e immobili con modalità telematiche nei casi previsti dal codice di procedura civile, ai sensi dell’articolo 161-ter delle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile» ha introdotto una serie di norme volte alla digitalizzazione delle aste giudiziarie che, sia pur lentamente, si sono ormai affermate rendendo necessaria una diffusa “alfabetizzazione informatica” senza la quale non è più possibile partecipare alla maggioranza delle aste giudiziarie pubblicate.

Infatti per effetto del d.l. 3 maggio 2016, n. 59, la facoltà per il giudice dell’esecuzione di avvalersi dei mezzi telematici è divenuta un vero e proprio obbligo, «salvo che sia pregiudizievole per gli interessi dei creditori o per il sollecito svolgimento della procedura».

Quali sono i requisiti informatici necessari di cui dotarsi?

Per prima cosa occorre procurarsi una PEC e una firma digitale, in quanto la possibilità teorica di inviare l’offerta senza tale firma non può ancora essere praticata. Infatti, la cd “PEC per la vendita telematica”, prevista dall’art.12 e 13 del D.M. n.32/2015, non è ancora esistente poiché manca una disciplina specifica e il relativo albo dei soggetti abilitati al rilascio.

È, sempre, consigliabile utilizzare un computer e un browser di connessione ad internet tra quelli principali, nella versione più aggiornata, in quanto, utilizzando software desueti o altri tipi di device (telefonia mobile, tablet, etc) vi è il rischio di inefficienze parziali, a volte non evidenti, che possono comportare conseguenze negative sostanziali.  

Come identificare l’avviso?

Esistono tre diverse fonti per rintracciare un avviso, ovvero quella del Portale delle Vendite Pubbliche del Ministero di Giustizia, dove devono essere presenti tutte le procedure esecutive in corso sia con il vecchio rito tradizionale che con il nuovo rito telematico. Ciascun avviso, ai sensi dell’art.490 c.p.c., deve poi essere presente almeno in un portale di pubblicità legale ex DM31/10/2006 tra i quali quello registrato da Notartel è denominato https://venditepubblichenotarili.notariato.it/, nonché nel portale del Gestore per la vendita telematica indicato nell’ordinanza che per Notartel è https://astepubbliche.notariato.it.

È importante tener presente che il nr. dell’inserzione rappresenta un codice univoco di identificazione di un lotto in vendita, la cui fonte iniziale è quella dell’avviso presente nel portale del Ministero, che attraverso la cd interoperabilità confluisce sui portali di pubblicità legale e sul portale del Gestore. 

Per la richiesta di visita al lotto immobiliare è necessario utilizzare l’apposita funzione presente nel portale delle vendite pubbliche del Ministero.

Da dove iniziare per preparare l’offerta digitale?

Utilizzando il link effettua un’offerta nel sito del Gestore dell’asta telematica presente nell’avviso pubblicato sul portale del Ministero oppure tramite il motore di ricerca utilizzando il “nr inserzione” reperito consultando gli avvisi nei portali per la pubblicità legale è possibile collegarsi al portale del Gestore per l’asta telematica, prestabilito dall’Ordinanza, e rintracciare il pulsante fai un’offerta per il lotto d’interesse.

Per depositare regolarmente un’offerta digitale per tutti e tre i tipi di aste telematiche previste dal DM32/2015, ovvero le aste sincrone miste, le aste sincrone e le aste asincrone, occorre completare correttamente le seguenti tre fasi costituite dal pagamento della cauzione, dalla compilazione del form nel portale del Ministero e conseguente ricezione del “pacchetto ZIP contenete l’offerta” e dall’invio del pacchetto zip e di eventuali ulteriori allegati all’indirizzo PEC del Ministero.

Preparazione della cauzione e degli altri allegati

Prima di compilare l’application form, è necessario aver effettuato il bonifico della cauzione, in quanto tra i vari campi richiesti dal Ministero è presente quello relativo al bonifico identificato non tramite il nr. di CRO ma tramite il più completo nr. di TRN (35 caratteri alfanumerici). Sarà inoltre necessario effettuare la scansione in formato pdf di tutti gli ulteriori documenti previsti dalla procedura quali a titolo meramente esemplificativo, documento d’identità, dichiarazione del regime patrimoniale dei coniugi oppure per le persone giuridiche la visura camerale etc… È importante che la qualità di scansione dei documenti non sia tale da superare la soglia complessiva di 25 MB. Tutti i documenti richiesti sono sempre indicati nell’avviso di vendita.

Come compilare il Form nel portale del Ministero e inserire la firma digitale

Per la compilazione del form necessario ad ottenere dal portale del Ministero la cartella .zip contenente la propria offerta è necessario autorizzare il trattamento dei propri dati personali e procedere attraverso le seguenti fasi:

  • Lotto (controllo lotto oggetto dell’offerta);
  • Presentatore (il soggetto che spedisce l’offerta via PEC al Ministero che potrebbe coincidere con l’offerente);
  • Offerente (per inserire i dati completi del soggetto o dei soggetti offerenti);
  • Quote e diritti (per indicare la quota e il diritto di ciascun soggetto Offerente);
  • Offerta (per inserire l’importo offerto gli estremi della cauzione e gli altri allegati).

 

Infine, è presente la fase “Riepilogo” che consente di controllare i dati inseriti nell’offerta, nonché di firmarla digitalmente, anche se si tratterebbe di un’opzione, in quanto l’art.13 del DM32/2015 avrebbe previsto l’esenzione dall’inserimento della firma digitale nei casi in cui vi fosse la disponibilità della cd “PEC identificativa per la vendita telematica” ovvero di una PEC speciale dotata di una certificazione identificativa del soggetto che attualmente non risulta ancora disponibile.

Nei casi in cui il Presentatore e l’Offerente siano persone diverse, tenendo conto di quanto previsto dalle ordinanze, sarà necessaria una procura speciale autenticata da un notaio e in alcune procedure è specificato che la figura del Presentatore potrà essere ricoperta esclusivamente da un avvocato.

Al termine di tutte le fasi si procederà tramite il pulsante “Conferma offerta e procediricevendo nell’indicata PEC del Presentatore un file .zip cifrato dal Ministero che dovrà essere utilizzato per il formale invio dell’offerta.

Come procedere al pagamento del bollo virtuale e all’invio dell’offerta alla PEC del Min. di Giustizia

Completata la domanda di partecipazione, sarà necessario collegarsi al portale dei servizi telematici ed effettuare il pagamento del bollo digitale, munendosi dell’“impronta del documento” o codice “hash” (precedentemente ottenuto al completamento della domanda di partecipazione all’asta).

L’offerta può intendersi correttamente consegnata solo quando sia stata inviata la mail all’indirizzo PEC del Ministero di Giustizia (attualmente è il seguente offertapvp.dgsia@giustiziacert.it) allegando il pacchetto ricevuto dal Ministero. A tal fine allegare quindi il file zip ricevuto alla propria PEC avendo cura di non aprire il file né modificarne il nome originale “offerta_xxxxxxxxxx.zip.p7m” e allegare anche la ricevuta del pagamento del bollo digitale (https://pst.giustizia.it/PST/it/pst_2_14_1.wp).

Qualunque tentativo di duplicazione o apertura del file .zip viene considerato atto di manomissione dal sistema del Ministero che scarterà automaticamente tale offerta, in molti casi senza dare alcun riscontro all’offerente dell’errore commesso.

Cosa fare successivamente all’invio dell’offerta?

Dopo l’invio dell’offerta occorrerà attendere le credenziali di accesso all’asta che vengono inviate al Presentatore circa 1 ora prima dell’asta e restano valide fino alla conclusione della stessa.

Il delegato alla vendita procede alla verifica delle offerte, in questo lasso temporale bisogna attendere la decisione del Delegato alla vendita circa l’ammissione dell’offerta.

Il delegato ammette i partecipanti all’eventuale gara tra offerenti, dove ognuno potrà rilanciare in autonomia.

Per la sola tipologia di asta Asincrona non è necessario che l’offerente resti collegato tutto il tempo della gara, in quanto sarà sempre avvisato tramite PEC e sms di eventuali rilanci effettuati dagli altri partecipanti ammessi all’asta.