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EdoardoBerniniIl Regolamento UE 2016/679 in materia di Trattamento dei Dati Personali ha introdotto nuovi adempimenti e nuove misure tecnico-organizzative per i titolari. Quali sono gli aspetti più rilevanti e le principali novità sotto il profilo della protezione “digitale” per il notaio e per i cittadini?
 
Il Regolamento europeo porta certamente alcune novità davvero rilevanti; ma esprime, nel contempo, anche sicuri elementi di continuità rispetto alla normativa previgente in Italia.
La principale di queste novità è forse l’imposizione di un parziale cambio di approccio, non più basato su misure minime di sicurezza fisse, preconosciute e con valenza generale, ma su valutazione e applicazione di misure piuttosto diversificate da operatore ad operatore, da studio a studio, secondo le proprie caratteristiche: dunque secondo il c.d. principio di accountability, di responsabilizzazione degli operatori, ai quali viene richiesto di “personalizzare” (entro certi limiti) le attività di tutela da compiere, con l’intervento delle autorità di controllo che, salvo determinati casi, è pensato come successivo.
I compiti principali che aspettano il notaio nel suo studio sono: riesame della propria politica di studio in tema di trattamento e conservazione sicura dei dati, anzitutto; inquadramento dei ruoli interni ed esterni, a cominciare dal notaio titolare del trattamento e dai propri responsabili esterni (da contrattualizzare opportunamente anche sotto questo profilo) e istruzioni e formazione ai propri collaboratori; nuova verifica dei propri sistemi informatici e valutazione dei propri rischi e della propria organizzazione ai fini di protezione dei dati; quindi, idonea informativa completa sul trattamento dei dati, con l’acquisizione di eventuale consenso (pressoché sempre eventuali essendo istituzione del registro dei trattamenti, valutazione di impatto privacy e nomina di Data Protection Officer).
 
Per quanto riguarda il diritto al trattamento e alla conservazione dei propri dati da parte dei grandi operatori di Internet ritiene che finalmente il regolamento preveda una tutela rafforzata e più estesa?
 
È proprio per il rapporto tra i singoli cittadini, le imprese piccole nonché i professionisti ed i piccoli attori della scena da una parte e, dall’altra, i grandi operatori presenti sul mercato informatico, che pare voler maggiormente esplicare i suoi effetti protettivi la nuova normativa.
Molti dei nuovi diritti (pensiamo al diritto di oblio…), piuttosto che delle disposizioni di protezione (come quelle relative al caso di trasferimento dei dati presso altri soggetti posti al di fuori dell’Unione Europea; o quelle in materia di violazioni e c.d. data breach) e, soprattutto, le dimensioni sanzionatorie, paiono decisamente più comprensibili se pensati come applicabili alle grandi realtà, globali o comunque di rilevanti dimensioni, che offrono servizi via Web: essi possono maggiormente sacrificare condizioni di corretto rapporto con i loro singoli clienti, in un contesto nel quale il potere contrattuale dei primi è enormemente diverso e le effettive prospettive dei secondi di poter avere ragioni e diritti da esercitare sotto un profilo strettamente civilistico si affievoliscono in modo notevole.
Si tratterà di vedere come questa normativa riuscirà ad essere applicata; ma da questo punto di vista direi che, sì, vi è forse il profilo di maggiore crescita delle auspicate tutele.
 
I dati personali stanno diventando sempre più la vera ricchezza di questa era digitale, è anche per questo motivo che il progetto dei Dati Statistici Notarili, realizzato con il contributo tecnologico di Notartel, è ormai diventato strategico per il notariato?
 
Indiscutibilmente una normativa così strutturata, estesa, penetrante, modificativa della realtà di tutti i giorni per così tanti operatori e sanzionata in modo significativo sta ad indicare che l’interesse protetto riguarda elementi davvero importanti della nostra epoca.
Numerosi fenomeni e molte patologie hanno evidenziato come il mostrarsi, l’apparire o l’essere percepiti e “posseduti” da altri su scala molto ampia, di rete o planetaria, siano aspetti più importanti delle stesse realtà cui essi si riferiscano. Certamente è vero che la titolarità di relazioni e di dati relativi ai soggetti ed ai fenomeni è una delle vere ricchezze oggi giorno; e, conseguentemente, è uno degli oggetti più appetiti e, dunque, più a rischio.
Il microcosmo notarile, interfacciato con il macrocosmo della realtà economica e sociale nel nostro paese, non sfugge a questa constatazione. I dati notarili sono in grado di testimoniare con notevole ricchezza di contenuti una fotografia attenta della realtà, tempo per tempo in evoluzione; e, se opportunamente studiati ed elaborati (oltre che ovviamente rigorosamente acquisiti e conservati con grande sicurezza!) possono essere elemento di fondamentale importanza per un contributo che la categoria dia al paese e, di conseguenza, per un ruolo che il paese continui a riconoscere alla categoria: direi che “strategico” è un aggettivo più che appropriato.