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Il processo civile telematico (PCT) è l’evoluzione del processo civile tradizionale verso un processo integralmente telematico, per motivi di semplificazione, trasparenza ed efficienza.
È un servizio online che consente la consultazione, l’invio e il deposito di tutti gli atti e documenti processuali in una sorta di piattaforma, di banca dati chiamata Polisweb, alla quale si accede tramite uno dei Punto di Accesso (PdA) autorizzati dal Ministero di Giustizia. Sono necessari le credenziali di autenticazione e l’utilizzo di una serie di tecnologie informatiche (pc connesso ad internet, smart card, firma digitale, indirizzo di posta elettronica certificata) e del software “Redattore” che consente la creazione della c.d. busta telematica.
 
Gli attori e il palcoscenico del processo telematico

I soggetti interessati ed abilitati possono essere interni (magistrati, ufficiali giudiziari, cancellieri) ed esterni pubblici o privati (difensori, avvocati, esperti ed ausiliari del giudice).
Per i notai, l’accesso a Polisweb è possibile grazie a:
  • il Punto di Accesso unico per tutta la categoria, gestito dal Consiglio Nazionale del Notariato,
  • il programma dedicato, denominato “Consolle Notaio”, realizzato da Notartel per conto del CNN.
In pratica la formazione e il deposito dell’atto avvengono attraverso una serie di step, in parte gestiti in automatico dal software che crea la c.d. busta telematica:
  • trasformazione del documento testuale in uno dei formati previsti dal sistema
  • sottoscrizione del documento con firma digitale
  • creazione della busta telematica, con inserimento dell’atto, di eventuali allegati e/o ricevute di pagamento
  • cifratura della busta con la chiave pubblica dell’Ufficio giudiziario
  • invio della busta tramite il servizio di posta elettronica certificata.
Seguono quattro distinti messaggi di riposta: accettazione da parte del sistema, consegna all’Ufficio giudiziario di destinazione (con valore legale di deposito), esito 1 (decodifica del messaggio e verifica della correttezza e completezza dell’atto), esito 2 (convalida del deposito all’esito positivo di tutti i controlli previsti).
L’ufficio giudiziario effettua poi comunicazioni e notificazioni alla casella di posta certificata del soggetto abilitato esterno.
Le copie informatiche presenti nel fascicolo informatico equivalgono all’originale. È attribuita a difensore, consulente tecnico, professionista delegato, curatore, commissario giudiziale la facoltà di estrarre copie analogiche o informatiche, attestandone la conformità.
 
I vantaggi del pct

Dal PCT discendono innegabili vantaggi di trasparenza ed immediatezza nella consultazione e nello scambio di documenti e informazioni tra l’ufficio giudiziario e gli operatori esterni abilitati. Dipende poi dai singoli tribunali e dalle singole cancellerie gestire la velocità di conversione di tutti i processi verso un sistema integralmente telematico.
 
Quando i notai utilizzano il pct

L’art. 16 bis, co. 1, d.l. 179/12, convertito in legge 221/2012, ha previsto l’obbligatorietà del deposito con modalità telematiche di provvedimenti, atti e documenti a far data dal 30/6/2014 per i procedimenti civili, contenziosi e di volontaria giurisdizione davanti al tribunale e dal 30/6/2015 per quelli innanzi alle corti di appello.
Per i notai l’utilizzo del programma è iniziato nel 2014 ed andato a regime con gli incarichi di delegati alla vendita ex art. 591 bis c.p.c. nelle esecuzioni immobiliari, per proseguire con analoghi incarichi nei processi civili di divisione giudiziale e nelle vendite immobiliari delle procedure fallimentari. Il più recente utilizzo è in materia di volontaria giurisdizione dove sono in fase di sperimentazione il deposito ed il pagamento telematico sia per i ricorsi di v.g., che per alcune tipologie di atti notarili (accettazione di eredità, inventari di eredità, rinuncia ad eredità e - auspicabilmente a breve - atti di deposito e pubblicazione di testamenti olografi e atti di passaggio al repertorio tra vivi di testamenti pubblici). Il programma Consolle Notaio è in continua fase di sviluppo ed implementazione, man mano che il sistema giustizia perfeziona gli accessi esistenti e/o consente nuove forme di accesso.
 
Telematica e sistema giustizia

Grazie alla sinergia tra formazione professionale specifica ed efficienza degli strumenti informatici dedicati, i notai, al fianco degli altri operatori, contribuiscono quindi con il PCT al miglioramento del sistema giustizia a vantaggio dei singoli cittadini.